Pinocchio non è stato soltanto un caso editoriale: la sua fortuna arriva molto presto anche al cinema.
Il conte Giulio Cesare Antamoro realizza un film muto colorato a mano, della durata di circa 30 minuti, nel 1911. Si avvale di un interprete eccezionale, l’attore francese Polydor, al secolo Ferdinand Polydor, che nel 1960, riappare come clown nella Dolce vita di Federico Fellini. Questo primo film su Pinocchio è tratto dal libro di Collodi così liberamente, che a un certo punto ad aiutare il burattino arrivano addirittura gli indiani…
Nel 1932 viene prodotto in Giappone un film con una tecnica di pupazzi animati e negli anni Trenta, anche in Italia, ci sono vari tentativi di rappresentare la storia di Pinocchio in lungometraggi a cartoni animati. Nel 1940 esce poi la nota versione di Walt Disney, in cui sono ugualmente sperimentate nuove tecniche di animazione.
Negli stessi anni anche in Unione Sovietica vengono realizzate molte rielaborazioni in cartoni e pupazzi animati, che si basano però sulla storia del burattino riadattata da Aleksej Tolstoj, nipote del grande Lev Tolstoj, con il titolo La chiavina d’oro. Numerose sono state le trasposizioni cinematografiche successive: a cominciare da quella interpretata da Totò, nel film diretto da Steno nel 1952, Totò a colori, in cui l’attore comico, vestito da Pinocchio, balla e si muove su un palcoscenico come se fosse davvero una marionetta snodata.
Ricordiamo quindi la versione di Roberto Benigni, realizzata nel 2002 e da lui stesso interpretata, con le musiche di Nicola Piovani, e con un Pinocchio dalle fattezze di adulto, che i costumi del premio Oscar Danilo Donati contribuiscono a rendere vivace e commovente.
Italiani sono anche due film di animazione: il primo, intitolato Un burattino di nome Pinocchio, girato nel 1971 dal disegnatore Giuliano Cenci, con la voce di Renato Rascel, narratore e cantante; più recente (2012) la versione di Enzo D’Alò, con le musiche di Lucio Dalla.
Oltre alle versioni cinematografiche, è doveroso ricordare anche lo sceneggiato televisivo in sei puntate, diretto da Luigi Comencini, e trasmesso dalla RAI, che ha visto la partecipazione di noti attori, quali Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
