Project Description

Pubblicato postumo nel 1921, il romanzo chiude un’ideale “trilogia dell’inettitudine” dopo Con gli occhi chiusi e Tre croci. Nella cornice ideale della campagna senese, il romanzo narra le vicende di Remigio, che dopo aver abbandonato l’impiego nelle ferrovie è chiamato a occuparsi di un podere ricevuto in eredità dal padre. Fa da sfondo alla vicenda una società contadina violenta, avida e spietata (ma, nonostante questo, a suo modo percepita come “sana”), cui tenta di contrapporsi un protagonista “malato”, sradicato, assolutamente incapace di amministrare il proprio patrimonio, drammaticamente svagato e velleitario nelle proprie fumose aspirazioni. Fantasie autolesionistiche che lo inducono infine a liberarsi del podere: il che rimanda, autobiograficamente, alla presenza ingombrante e frustrante del padre, che incombe come un vero e proprio convitato di pietra lungo gran parte del percorso narrativo tozziano.

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Edizione cartacea – È arricchita da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).

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