Project Description

L’opera è costruita attorno a cento novelle, che Boccaccio immagina vengano raccontate da dieci giovani in dieci giorni. Il contesto è quello della peste del 1348: sette fanciulle e tre giovani si incontrano nella chiesa di Santa Maria Novella, a Firenze, e decidono di abbandonare la città dilaniata dalla peste per ritirarsi al sicuro nella più salubre campagna. Le novelle, raccontate di giorno in giorno, disegnano un affresco apparentemente caotico e disordinato: una carrellata di personaggi, ambienti e situazioni diverse, che riflettono la molteplicità della vita reale del tempo, spesso chiassosa ed esuberante. A questo apparente caos fa da contraltare la società ordinata che i dieci giovani riescono a ricreare lontano dalle atrocità della peste, affermando un ideale di vita cortese sensibile alle lusinghe della convivialità e dell’amore. Ma se l’amore (anche nella sua declinazione più erotica e materiale) è forse il tema che la tradizione ha maggiormente privilegiato, è il “culto per l’ingegno” quello che meglio qualifica il mondo poetico del Decameron. Esso esprime l’interesse del Boccaccio per l’uomo, per il suo modo di entrare in rapporto con la realtà, per la sua possibilità di modificarla e di rendersi protagonista attivo. L’ingegno è capacità di agire, è esperienza del mondo, è capacità di incidere sugli eventi, è “virtù” intesa in senso utilitaristico e pre-machiavellico.

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Edizione cartacea – È arricchita da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).

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