Project Description

Ventisette brevi dialoghi, forgiati in una prosa musicale e altamente profetica, in cui alcuni interpreti del mito greco (divinità, eroi e poeti) – Edipo e Tiresia, Eros e Tànatos, Calipso e Odisseo, Saffo e Chirone, Eracle e Prometeo, Achille e Patroclo – ci propongono una sorta di moderne operette dialogiche, che ci costringono a immergerci negli abissi della condizione umana: uno specchio che ci induce a fare i conti con le pieghe più inconsce (e a volte indicibili) della natura umana. Non dunque un libro che parla di miti, ma che attraverso il linguaggio oracolare e sacrale del mito intende denunciare la tragica irriducibilità della condizione umana: il rapporto ambiguo e matrigno con la natura, l’imperscrutabilità del destino, la difficoltà di rintracciare un senso autentico e condiviso. Pubblicato nel 1947, quando nel primissimo dopoguerra l’urgenza sembrava quella di dover raccontare storie “vere” (di cui si sarebbe poi alimentato il Neorealismo), Pavese ci introduce invece in una dimensione atemporale, dove le domande sono quelle che ci accompagnano da sempre nel limbo dell’esistenza.

Espansione online

Edizione cartacea – È arricchita da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).

Acquista su

ebook

Compra su Amazon

libro

Compra su Amazon