Pinocchio viene pubblicato il 7 luglio 1881 nel primo numero del “Giornale per i bambini”, supplemento del quotidiano “Il Fanfulla”, da cui nasce con l’obiettivo di offrire ai ragazzi una lettura gradevole e formativa. Inizialmente vengono pubblicati sul “Giornale per i bambini” quindici capitoli intitolati, appunto, La storia di un burattino; poi esce il sèguito, Le avventure di Pinocchio, composto da diciassette capitoli, la cui ultima puntata vede la luce nel giugno 1883. La prima parte, distribuita in otto numeri del “Giornale”, ha un successo talmente straordinario che, come era già accaduto dopo le primissime puntate, le lettere dei bambini costringono gli editori ad annunciare il sèguito, nonostante la morte del Burattino per impiccagione. I piccoli lettori, infatti, erano rimasti talmente delusi dalla triste conclusione, che l’editore, per giustificare la prosecuzione della storia, è costretto a dichiarare che Pinocchio poteva essere rianimato perché il suo era stato un caso di morte apparente. La seconda parte prosegue così per quasi un anno e si conclude stavolta con un lieto fine: il burattino di legno diventa un bambino, «contento di essere diventato un bambino perbene!».
Prima ancora però che comparissero sul “Giornale per i bambini” le ultime puntate, nel dicembre 1882 Collodi stipula un contratto con l’editore fiorentino Felice Paggi per la pubblicazione in volume, che uscirà proprio in contemporanea con gli ultimi capitoli della rivista, con il titolo Le avventure di Pinocchio e col sottotitolo Storia di un burattino.
Pinocchio: storia di un capolavoro
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